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Assegno di Inclusione, cattive notizie: scaleranno i soldi ad alcuni cittadini, controlla ed evita l’amara sorpresa

Conviene prestare estrema attenzione all’Assegno di Inclusione perché ben presto molti cittadini potrebbero ritrovarsi con meno soldi.

Le misure di sostegno economico si costruiscono su equilibri delicati: da un lato, l’aiuto concreto a chi ne ha bisogno, dall’altro, la necessità di rispettare requisiti e vincoli. Ogni cambiamento nelle regole, anche minimo, può avere un impatto significativo sulle famiglie o sui soggetti beneficiari, specialmente per chi dipende da certi aiuti economici. È il caso dell’Assegno di Inclusione, oggetto di una grossa novità nel 2025 che potrebbe introdurre nuovi meccanismi nel funzionamento del sussidio.

L’Assegno di Inclusione, ricordiamo sostitutivo del vecchio Reddito di Cittadinanza, è stato pensato per supportare coloro che vivono in situazioni di difficoltà economica e sociale. Dal 2025 però, i beneficiari si troveranno di fronte a un’amara novità che potrebbe generare non pochi mal contenti. Si tratta di un meccanismo, già previsto dal decreto istitutivo n. 48/2023, che introduce una pausa tecnica e la necessità di un rinnovo. Ma cosa comportano questi cambiamenti? Scopriamolo insieme.

Un mese di sospensione, ma con possibilità di rinnovo: come cambia l’Assegno di Inclusione

Come dicevamo, questa novità in arrivo nel 2025 introduce una pausa tecnica che interrompe l’erogazione dei pagamenti mensili di fatto bloccandoli. Per rinnovare il beneficio, invece, sarà necessario presentare una nuova domanda e attendere il mese successivo per riprendere a ricevere l’accredito, iscrivendosi così di nuovo.

L’Assegno sarà erogato per 11 mesi l’anno – Quotidianoarte.it

Ma facciamo un esempio concreto così da capire meglio cosa potrebbe succedere: chi riceverà la diciottesima mensilità a luglio 2025 potrà inoltrare la nuova richiesta solo da agosto, con il primo pagamento successivo previsto per settembre. Questo significa che nel 2025 e negli anni successivi, salvo cambiamenti, l’Assegno sarà erogato per 11 mesi l’anno invece di 12. Il meccanismo non è quindi limitato al primo rinnovo, questa sospensione, infatti, si ripeterà al termine di ogni ciclo di 12 mesi.

Nonostante questa pausa, il rinnovo rimarrà comunque accessibile senza limiti temporali, a patto ovviamente che il beneficiario mantenga tutti i requisiti richiesti per l’iscrizione. Residenza, situazione economica conforme all’ISEE e adesione ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa non dovranno subire cambiamenti che li portino al di fuori dei requisiti richiesti.

La misura continuerà così a essere un sostegno prezioso per molte famiglie italiane, erogato attraverso la Carta di Inclusione, strumento elettronico ricaricabile. Per richiedere o rinnovare l’Assegno invece, come al solito è necessario accedere al sito dell’INPS o rivolgersi a CAF e patronati, sempre muniti di un ISEE aggiornato così da non avere problemi in fase sia di richiesta che di compilazione della domanda.

Published by
Karola Sicali