Un nuovo progetto socio-culturale, “Un’età per stare insieme”, sta per iniziare a Tolentino: un’iniziativa che promette di portare sorrisi e momenti di piacevolezza agli anziani ospiti della casa di riposo Asp Civica Assistenza. Ideato dal Circolo Auser Il Girasole e patrocinato dal Comune, questo programma prevede sei incontri mensili dove arte e cultura si fondono per creare occasioni di svago e convivialità. Ma scopriamo insieme i dettagli di questo affascinante progetto!
Con il via di questo progetto, gli ospiti della casa di riposo potranno partecipare a sei eventi, uno al mese, che si terranno nei prossimi mesi. Ogni incontro sarà un’opportunità per immergersi nella musica e nelle tradizioni marchigiane, grazie alla presenza di artisti locali e musicisti che saranno protagonisti delle attività. Non solo musica, però; ci sarà spazio anche per clownterapia e varie forme di intrattenimento che sono state selezionate appositamente per offrire momenti di leggerezza e felicità. Lo scopo principale è quello di stimolare interazioni significative e gioiose tra gli anziani, favorendo così un’atmosfera di calore e condivisione.
A inizio programma, per esempio, le “Scandafàole in musica” hanno strappato sorrisi e applausi tra i partecipanti. Genny Ceresani e Barbara Salcocci, del Laboratorio Artistico Bura, hanno saputo incantare con storie e melodie, mentre Katiuscia Merlini ha rallegrato l’evento con la sua fisarmonica e il suo organetto. La musica, si sa, ha un potere unico: riesce a riportare alla mente ricordi e sensazioni di un’epoca passata, facendo sì che anche i più anziani possano sentirsi nuovamente vivi nei ricordi delle loro giovinezze.
Questo progetto ha visto la partecipazione attiva di diverse figure e istituzioni, a conferma di quanto sia importante il coinvolgimento della comunità. La direttrice della struttura, Laila Cervigni, insieme all’assessore alle politiche sociali, Elena Lucaroni, è stata presente per dare il proprio supporto a questa iniziativa. La presidente del Circolo Auser, Isa Vitaliani De Bellis, ha esplicitato che portare un po’ di serenità agli anziani è, oltre che un atto di amore, un gesto che deve far riflettere tutti su quanto possa essere significante il legame tra le generazioni.
La giornalista Barbara Olmai ha contribuito alla realizzazione di questo progetto, dando vita a momenti artistici che hanno regalato emozioni e spunti riflessivi. L’attenzione verso gli anziani non deve essere un’azione occasionale, ma una costante nella nostra vita sociale. La presidente dell’Auser ha, inoltre, sottolineato come donare sorrisi e momenti felici agli ospiti della casa di riposo sia un gesto di rispetto, che si traduce anche in un’opportunità di invecchiamento attivo. Ogni risata e ogni canzone non solo colmano un’attesa, ma rendono ogni giorno un po’ più luminoso.
Un altro aspetto fondamentale del progetto è rappresentato dalla valorizzazione della cultura locale. È sorprendente quanto il racconto di storie, poesie e aneddoti possa stimolare i ricordi e affascinare l’immaginario degli anziani. Durante gli incontri, gli ospiti hanno ascoltato racconti in dialetto della Tolentino di una volta, evocando immagini vivide del loro passato. Queste narrazioni non solo intrattengono, ma anche educano le nuove generazioni, rivelando un patrimonio culturale che non va dimenticato.
Condividere esperienze passate è un modo potente per fare comunità; permette non solo di rafforzare legami intergenerazionali, ma anche di riscoprire l’essenza di una cultura. Attraverso le parole, si nutre la memoria collettiva, si mantiene viva la tradizione, si celebra la vita. È qui che la musica e la narrazione si intrecciano, creando un tessuto sociale ricco di colore e significato.
“Un’età per stare insieme” non è solo un’iniziativa momentanea, ma un passo verso una maggiore consapevolezza e considerazione degli anziani nelle nostre vite quotidiane. A Tolentino, si continua a costruire, insieme, un futuro più luminoso per tutti.