Alti speranze dal taglio dell’IVA su assicurazioni sanitaria e vita? Scopri perché un crollo drastico potrebbe non giovare ai titolari delle polizze

In un’epoca in cui il costo delle polizze assicurative è un tema di crescente importanza, la questione del tasso IVA sulle assicurazioni sta attirando l’attenzione. In particolare, le recenti discussioni riguardano la proposta di una riduzione drastica dell’aliquota dal 18% al 5%. Ma cosa significa realmente questo per i consumatori? C’è un’aspettativa di un abbassamento delle tariffe, ma la verità è che secondo esperti e analisti, potrebbe non essere così semplice come sembra.

Negli ultimi mesi, si sono sentiti molti commenti intorno alla possibilità di ridurre il tasso GST sui prodotti assicurativi. La promessa di un abbassamento ha suscitato un certo ottimismo tra i cittadini, soprattutto dopo che il Ministro della Union Nitin Gadkari ha alzato il tema. Tuttavia, nonostante vari incontri, il Consiglio GST non ha ancora preso una decisione definitiva. Il governo ha incassato oltre 16.000 crore di rupie come entrate da GST sulle polizze assicurative nell’anno fiscale 2023-24, il che rende difficile per i legislatori rinunciare a una così significativa fonte di entrate.

In effetti, le compagnie assicurative sono preoccupate. Se il tasso fosse abbassato, potrebbero non avere garanzie per continuare a richiedere il credito d’imposta sugli acquisti. Questo fatto potrebbe rivelarsi problematico, poiché, senza il credito d’imposta, il costo totale per le società aumenterebbe, facendo lievitare i premi invece di abbassarli. Le aziende desiderano chiarezza da parte del governo, ma la situazione rimane intricata e irrisolta.

Perché il governo è poco probabile che elimini completamente il GST

La questione di eliminare totalmente il GST su salute e polizze vita tocca elementi sia fiscali che politici. Anche se potrebbe sembrare una buona mossa dal punto di vista del cliente, le ripercussioni fiscali non possono essere ignorate. Gli assicuratori sostengono che l’assenza di un credito d’imposta sugli oneri fiscali si tradurrà in un aumento dei costi operativi, che infine verrebbe trasferito ai consumatori.

Il governo è attento alla gestione delle sue entrate e, con più di 16.000 crore di rupie attualmente guadagnate tramite il GST sull’assicurazione, potrebbe essere più propenso a determinare una riduzione parziale piuttosto che una totale abolizione. Di fatto, le dichiarazioni passate del governo indicano una propensione a mantenere alcune forme di tassazione su beni considerati non essenziali e, pertanto, la strada verso un GST nullo sull’assicurazione di salute o vita sembra improbabile.

Può un GST al 12% risolvere il dilemma degli alti premi assicurativi?

Tornando alla discussione iniziale sul tasso d’imposta, alcuni esperti suggeriscono che una riduzione a un tasso del 12% potrebbe essere un compromesso fruttuoso. Questa opzione permetterebbe comunque agli assicuratori di ottenere un credito d’imposta, il che glucida un margine di profitto per le compagnie assicurative e, di conseguenza, mantenga i premi a un livello più accessibile per i consumatori. Con un tasso del 12%, le aziende potrebbero equilibrare le esigenze di bilancio e la pressione per offrire prezzi competitivi.

Inoltre, si suggerisce che un abbassamento del tasso GST non debba necessariamente portare a una perdita di entrate significative per il governo. La sfida sarebbe assicurarsi che il passaggio a un tasso del 12% e l’accesso al credito d’imposta non creino un ulteriore vuoto nelle casse statali. Ecco perché l’idea di un tasso IVA che consenta un credito d’imposta potrebbe rappresentare una situazione vantaggiosa per tutte le parti coinvolte.

I limiti del credito d’imposta e il tasso GST al 5%

Una riduzione del tasso GST al 5% potrebbe suonare attraente, ma una considerazione fondamentale emerge. Su molti prodotti con un tasso del 5%, le compagnie assicurative non sono in grado di richiedere il credito d’imposta, e questo suscita timore tra i professionisti del settore. Infatti, questa meccanica messa in atto dalla legge potrebbe portare a un aumento dei costi per le compagnie, il che, paradossalmente, potrebbe tradursi in premi assicurativi più alti per i consumatori.

Molti esperti concordano sul fatto che l’equilibrio tra il credito d’imposta e il tasso GST è cruciale. Se il governo decidesse di applicare un tasso ridotto senza concedere il credito d’imposta, sarebbe come una zappa sui piedi per i consumatori, i quali potrebbero finire per pagare di più piuttosto che men di meno. La soluzione migliore sarebbe quella di combinare un tasso GST moderato con la possibilità per le compagnie di richiedere il credito, per garantire così un abbassamento reale dei costi.

Insomma, il settore assicurativo deve affrontare una fase di attenta riflessione e negoziazione per arrivare a una soluzione che bilanci le esigenze fiscali del governo e quelle dei consumatori.

Published by
Ludovica Rossi