Il Museo Diocesano di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi è pronto a sorprendere i suoi visitatori, riempiendo le sue sale di opere d’arte contemporanea. Con oltre sessanta pezzi di artisti locali e collezionisti, il museo si prepara a diventare un punto di riferimento per chi desidera esplorare il dialogo tra passato e presente nel panorama artistico, proprio in un momento in cui l’interesse per l’arte è in costante crescita.
La sezione permanente di arte contemporanea ha finalmente riaperto le porte al pubblico. Questo è un momento significativo per il Museo Diocesano, che ha visto un incremento delle visite, superando ben 10.000 presenze solo per le esposizioni temporanee, dopo l’inaugurazione dei nuovi ambienti affidati all’ati “Arte in Arte”. Tra le recenti esposizioni, spiccano i lavori di Giovanni Gasparro e le opere inedite di Vito Zaza, che hanno messo in luce temi sociali profondi e attuali. Queste mostre hanno creato un’anticipazione che ora si concretizza nell’arrivo della sezione permanente.
I visitatori di ogni età e provenienza potranno ammirare più di sessanta opere di artisti noti e meno noti, che si alternano lungo il percorso espositivo. Questo viaggio visivo non è soltanto un’escursione nel qui ed ora; esso connette il folklore antico dei giaquinteschi del XIX secolo con la vibrante produzione artistica attuale. Gli artisti come Filippo Antonio Cifariello e Giulio Cozzoli, insieme a molti altri, si uniscono per raccontare una storia complessa e affascinante dell’arte nella regione.
Un viaggio attraverso i corridoi dell’arte
Camminando attraverso i corridoi del museo, i visitatori saranno accolti da una gamma variegata di opere. Ma questo non è solo un’esperienza visiva; è anche un racconto di storie, sentimenti ed emozioni che vive in ogni pezzo d’arte. Percorrendo le sale, ci si imbatte in opere di Franco Poli e Nino Ronca, solo per citarne alcuni, ognuno dei quali porta avanti la tradizione ma anche una spinta verso l’innovazione. L’arte contemporanea, a Molfetta, non è solo una mera esposizione, ma è un coinvolgimento diretto con il presente, attraverso il linguaggio visuale che molti artisti utilizzano per affrontare temi cari alla comunità.
I 3.000 metri quadri ora dedicati a questa sezione permanente sono testimoni di un impegno forte nel conservare e rendere visibile il lavoro di artisti locali e le loro influenze. Ciò rivela la crescente valorizzazione dell’arte non solo come un passatempo o un piacere estetico, ma come un importante strumento di comunicazione sociale. Inoltre, il museo continua a stupire con eventi speciali, come la mostra dedicata a Corrado Giaquinto, il famoso pittore del Settecento, rendendo la sua eredità interattiva e viva.
Prossimi eventi e anticipazioni
Con l’occhio sempre attento alle novità, il Museo Diocesano ha già programmato una nuova mostra che si terrà dal 22 novembre al 26 gennaio, dedicata a Salvatore Salvemini, in onore del centenario della sua nascita. I preparativi per questa esposizione, promossa in collaborazione con gli eredi, sono in pieno svolgimento e la curatela è affidata a nomi rispettati nel panorama della critica d’arte, come Gaetano Centrone e Ignazio Gadaleta. L’annuncio della mostra ha già generato un notevole entusiasmo tra gli appassionati e i cultori del settore.
L’interesse verso le nuove esposizioni e il continuo ampliamento della scena artistica locale è un chiaro segnale del rinnovato vigore culturale della città. Ogni evento, ogni mostra al museo non è solo un momento da vivere, ma un’opportunità per riflettere sul passato e sulle esperienze formative nei confronti dell’arte. Molfetta diventa così un crocevia di idee, un luogo dove l’arte contemporanea si fonde con storie antiche, creando un affascinante mosaico di esperienze visive e sensoriali difficili da trovare altrove.