La questione Europa con i dissapori tra i paesi membri è sempre aperta; ma l’ingresso di questi due paesi dovrebbe portare maggiore armonia.
La questione Europea è sicuramente una materia apparecchio complessa. Far parte dell’Europa significa partecipare volontariamente e collettivamente ad un’economia nonché politica di unità ad ogni costo.
In particolar modo con l’introduzione dell’euro nel 2000 si è arrivati a un grandissimo spartiacque che ha inevitabilmente portato i paesi membri a rivedere la possibilità di introdurre nuovamente la propria moneta di origine.
A ciò ci si aggiunge il fatto che il Regno Unito già dal 2016 ha portato avanti una lunga iniziativa che ha poi condotto alla sua uscita definitiva dall’Unione Europea.
Tre dichiarazioni di autonomia e di autosufficienza, con le ovvie problematiche, di ingresso di questi due paesi europei a ridosso del conflitto ucraino potrebbe portare a maggior armonia.
Un traguardo storico
L’adesione ufficiale della Romania e della Bulgaria all’area Schengen, avvenuta lo scorso 31 dicembre 2024, segna un traguardo storico, concludendo un’attesa durata oltre tredici anni. Fin dal loro ingresso nell’Unione nel 2007, l’obiettivo di integrarsi nella zona di libera circolazione è stato chiaro, sebbene il percorso sia stato ostacolato da burocrazia, diffidenze politiche e preoccupazioni relative alla sicurezza. In questo contesto, i cittadini e le imprese hanno dovuto affrontare limitazioni nei viaggi e ostacoli commerciali legati ai controlli alle frontiere.
Nonostante le numerose sfide, Romania e Bulgaria hanno dato prova di grande determinazione, grazie a riforme giudiziarie, una migliore gestione delle frontiere e di problematiche complesse come la corruzione. Tuttavia, alcuni Stati membri dell’Unione Europea hanno continuato a sollevare preoccupazioni, temendo che l’inclusione dei due Paesi potesse compromettere la sicurezza dell’area Schengen. Nonostante tali riluttanze, entrambi i governi hanno perseverato, investendo in infrastrutture e rafforzando i controlli, un impegno che alla fine ha condotto al tanto auspicato via libera.
Cosa rappresenta questo ingresso
L’inclusione nell’area Schengen non si traduce soltanto in un riconoscimento simbolico, ma rappresenta un cambiamento concreto per i cittadini romeni e bulgari, i quali ora possono viaggiare liberamente in Europa e soprattutto senza limitazioni. Per quanto concerne le imprese, questa adesione elimina barriere logistiche, favorendo il commercio e aprendo nuove opportunità di crescita. Per l’Europa, essa costituisce un segnale di inclusività e coesione, dimostrando che, nonostante le divisioni esistenti, è possibile costruire un’Unione più forte e coesa.
Le celebrazioni nelle capitali di Romania e Bulgaria hanno sottolineato l’importanza di questo momento, segnando il termine di anni di restrizioni e l’avvio di una nuova era di integrazione. Oltre alla rimozione dei controlli in porti e aeroporti, anche le frontiere terrestri sono ora completamente aperte, rendendo Romania e Bulgaria membri a pieno titolo della zona Schengen.