Addio a Egidio Del Bianco: il mondo dell’arte piange la perdita di uno straordinario scultore e disegnatore

Il mondo dell’arte si ferma e Macerata fa i conti con un vuoto incolmabile

La comunità è in lutto per la scomparsa di Egidio Del Bianco, una figura di spicco nel panorama artistico locale. Questo scultore e disegnatore ha lasciato un segno indelebile con le sue opere, i suoi insegnamenti e la sua passione per l’arte. Del Bianco, che si è spento all’età di 73 anni, è stato un innovatore, un maestro nel lavorare il marmo e il metallo, capace di creare sculture che parlano direttamente al cuore delle persone.

Egidio Del Bianco non era solo un artista: era un riferimento fondamentale per molti giovani aspiranti talenti. Con un curriculum che arriva, sorprendentemente, dall’Istituto d’Arte di Macerata e dall’Accademia di Belle Arti, Del Bianco ha rappresentato un punto d’incontro tra diverse generazioni di artisti. La sua formazione tutelata dall’influenza di Umberto Peschi lo ha portato a realizzare opere che rimangono testimoni di una ricerca artistica continua. Non poche sono le sculture disseminate nel cuore di Macerata, come le croci in ferro collocate di fronte alla chiesa di Santa Madre di Dio o quelle più piccole ma non meno significative che si trovano in via Cincinelli.

Un aspetto fondamentale della sua carriera è stata la sua capacità di unire arte e comunità, portando alla luce il potere dell’arte come strumento di socializzazione. Egidio non si limitava a creare: condividendo il suo sapere, ha contestualmente arricchito la cultura artistica della sua città.

Un maestro e un amico per tanti

La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente chi lo ha conosciuto e stimato. Lucio Del Gobbo, un suo caro amico, ha espresso la sua tristezza per un amico che si è spento all’improvviso: “Ci siamo sentiti solo una settimana fa.” Questo tipo di rapporti umani è ciò che ha contraddistinto Del Bianco, che era ben radicato nella propria comunità. La sua professionalità nel mondo dell’arte non passava inosservata, considerando che ha anche esercitato la professione di docente di storia dell’arte. Ha insegnato in Sardegna, tra le altre località, e questo testimonia quanto fosse spiccata la sua voglia di trasmettere la passione per l’arte anche agli altri.

Non era un semplice scultore: Egidio Del Bianco era anche un sapiente disegnatore, capace di mescolare le forme e i materiali rendendoli vibranti di vita. Recentemente, questa creatività era stata testimoniata dalla sua personale allo Sferisterio. La sua naturale inclinazione a organizzare mostre d’arte ha portato Macerata e i suoi artisti a confrontarsi con personalità ben consolidate nel mondo dell’arte. La Versilia e Carrara sono terre che hanno visto i suoi lavori e il suo spirito creativo.

Un futuro privo del suo contributo

Egidio Del Bianco ha cominciato la sua avventura artistica nel lontano 1983 con la partecipazione a rassegne regionali, ma il suo interesse per l’esposizione non si era limitato ai confini nazionali. Infatti, dal 1987 aveva spesso soggiornato tra Pietrasanta e Carrara per approfondire la sua arte. Non solo ha esposto, ma ha anche contribuito attivamente alla vita culturale della città, diventando membro del Consiglio dei Curatori della Pinacoteca di Macerata dal 1994 al 1998. Durante questo periodo, ha reso Macerata un centro di riferimento per la scultura contemporanea, organizzando eventi significativi e portando artisti di fama.

Inoltre, c’è stato il suo impegno dal 2010 al 2014 con la Brigata Amici dell’Arte, un’associazione culturale per la quale ha coordinato attività espositive nella galleria Terraferma. Ogni sua mostra era un momento di festa e partecipazione, un modo per unire le persone attorno all’arte. Non sorprende quindi che ora, nella tristezza e nel ricordo, molti testimoniano l’affetto e la gratitudine per un artista e un amico poliedrico, che ha saputo lasciare un’impronta indelebile.

La salma di Egidio Del Bianco è attualmente all’obitorio di Macerata. I funerali si svolgeranno domani, a partire dalle ore 10:30 presso la chiesa di Santa Croce. La città si trova a dover salutare un grande artista, un padre e un amico, circondato dall’affetto di amici e colleghi che lo ricorderanno per sempre.

Published by
Ludovica Rossi