La manifestazione “Ajò a Ippuntare” è tornata, e in questa sua 22esima edizione offre un mix di storia, cultura e tradizione. Originariamente creata per celebrare e degustare il pregiato vino della zona, nel corso degli anni ha allargato notevolmente i suoi confini, abbracciando molti più aspetti dell’identità locale. Fino a domenica, la kermesse si svolgerà in vari luoghi, offrendo eventi che promettono di coinvolgere i visitatori in un’esperienza ricca e memorabile.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco di Usini, affiancata dal Comune, dal Coro di Usini – il quale festeggia il suo mezzo secolo di attività – e da altri enti culturali locali, tra cui il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas. Quest’anno, “Ajò a Ippuntare” può vantare anche una nuova collaborazione con Visit Italy, una piattaforma di promozione turistica che si rivolge a viaggiatori da tutto il mondo. La madrina dell’evento, Benedetta Ricci, è una figura importante, poiché coordina un’importante community online con oltre 3 milioni di membri, ai quali propone itinerari e suggestioni nel bel paese. La presenza di una figura tanto influente nel campo della promozione turistica sottolinea l’importanza di legare tradizione e innovazione in eventi come questo.
Il festival non si limita solo al vino, ma si estende anche ad attività culturali, enogastronomiche e di intrattenimento che rendono la manifestazione viva e apprezzabile per un pubblico vasto. Non importa se si sia esperti di vino o semplici curiosi: “Ajò a Ippuntare” ha qualcosa da offrire a tutti.
Oggi e domani, alle 16, negli spazi accoglienti del bar-trattoria Sensos, si terranno due laboratori dedicati ai dolci tipici della tradizione locale. Gli amanti dei sapori autentici potranno cimentarsi nella preparazione delle “tericcas”, dolci che hanno come ingrediente principale la saba, un mosto d’uva cotto, e “sos germinos”, dolci unici nel loro genere, tipici della zona di Usini. Questi laboratori rappresentano un’opportunità interessante per scoprire le tradizioni culinarie del luogo e apprendere i segreti delle ricette storiche, magari da riproporre in casa, stupendo amici e familiari.
Ogni dolce racconta una storia, e partecipare a questi laboratori può rivelarsi un’esperienza affascinante, non solo per il palato ma anche per l’anima. Il processo di realizzazione dei dolci è un momento di condivisione, di socialità, dove la comunità si riunisce per tramandare tradizioni e, perché no, ridere e divertirsi insieme. Con un po’ di fortuna, i visitatori potranno degustare il frutto del loro lavoro e vivere un momento di pura gioia e convivialità.
Giovedì, alla Biblioteca comunale Stanis Ruinas, il programma prevede un evento interessante intitolato “Usini in PrOSA – Istantanee di un paese tra parole e suggestioni”. A partire dalle 18, l’evento sarà dedicato all’identità culturale del comune attraverso letture di brani in prosa scritti da autori locali. Sarà un’opportunità per immergersi nella storia e nelle emozioni che questa terra ha da offrire, mettendo in luce non solo tradizioni letterarie ma anche valori che contraddistinguono la comunità.
Le letture rappresentano un momento di riflessione, un modo per scoprire come la letteratura possa servire a esprimere sentimenti e storie che formano il tessuto sociale di un paese. Con la letteratura si esplora la vita quotidiana, le aspirazioni e le lotte della gente, aprendo un dialogo tra passato e presente. La partecipazione degli autori, e magari il loro coinvolgimento attivo in questo evento, arricchisce l’esperienza, permettendo di conoscere anche le persone dietro alle parole.
Venerdì alle 17.30 l’Ex Ma di Via Ossi sarà la cornice di un convegno che esplorerà il percorso dell’evento “Dai 22 anni di Ajò a Ippuntare al 25ennale della Rassegna Enologica Vini di Coros“, con uno sguardo all’evoluzione della vitivinicoltura di Usini. Qui, esperti del settore condivideranno le loro conoscenze e esperienze circa la cultura vinicola locale, fermandosi ad analizzare come i cambiamenti nel tempo possano influenzare il modo in cui il vino viene prodotto e percepito.
Il convegno non è solo un’opportunità per apprendere, ma anche un momento di networking per chi è del settore e per coloro che desiderano intraprendere un cammino in questo affascinante mondo. Infine, domenica pomeriggio, alle 16, ci sarà una degustazione itinerante attraverso le diverse cantine che hanno deciso di partecipare con entusiasmo all’iniziativa. Sarà un vero e proprio viaggio enogastronomico, arricchito da soste in appositi spazi adibiti a punti ristoro dove poter assaporare non solo i vini ma anche altre delizie tipiche. E l’intrattenimento non mancherà, con musiche, canti e il folklore che caratterizzano questa manifestazione.
“Ajò a Ippuntare” si prepara dunque a essere non un semplice festival, ma diventare una celebrazione della cultura, del gusto e delle tradizioni locali, un evento da vivere e ricordare.